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Motivazioni della medaglia d'oro

“Comandante di plotone paracadutisti, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell’ambito dell’operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183° rgt. par. “NEMBO” al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati dai miliziani somali, con perizia e intelligenza concorreva con le forze alle sue dipendenze allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell’abitato. Dopo aver sgomberato con il proprio mezzo alcuni militari feriti, di iniziativa si riportava nella zona del combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini, contrastando con l’armamento di bordo l’attacco nemico. Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco si sporgeva con l’intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro dei cecchini che lo colpivano ripetutamente. Soccorso e trasferito, presso una struttura sanitaria di Mogadiscio, reagiva con sereno e virile comportamento alla notizia che le lesioni riportate gli avevano procurato menomazioni permanenti.

"Chiarissimo esempio di altruismo, coraggio, altissimo senso del dovere e saldezza d’ animo”


MEDAGLIA D’ORO PER GIANFRANCO

Presidente Scalfaro.

<Tornerò a lanciarmi con un paracadute>> dice scherzando ma non troppo.

Gli stimoli glieli ha rafforzati la consapevolezza di essere diventato un simbolo per l’Esercito e per tutte le Forze Armate. Oggi per Gianfranco Paglia è un giorno speciale. A Viterbo, in occasione del giuramento degli allievi sottufficiali della locale scuola dell’Esercito, riceverà la medaglia d’oro al valor militare dalle mani del Capo dello Stato.Un attestato di gratitudine ma anche un impegno: il sottotenente parteciperà come medaglia d’oro alle cerimonie di giuramento dei vari corpi dell’Esercito. Porterà ai giovani come lui la sua drammatica ma anche positiva testimonianza di militare che ha pagato un durissimo prezzo all’impegno di pace. Oggi per Gianfranco Paglia è un giorno speciale. A Viterbo, in occasione del giuramento degli allievi sottufficiali della locale scuola dell’Esercito, riceverà la Medaglia D’Oro al Valor Militare dalle mani del Capo dello Stato. Un attestato di gratitudine, ma anche un impegno; infatti il sottotenente parteciperà come medaglia d’oro alle cerimonie di giuramento dei vari corpi dell’Esercito. Porterà ai giovani come lui la sua drammatica ma anche positiva testimonianza di militare che ha pagato un durissimo prezzo all’impegno della pace. Oggi a Viterbo saranno presenti alla cerimonia le rappresentanze di tutti i raggruppamenti che furono impegnati nell’operazione Ibis in Somalia. A testimonianza dei compiti affidati al sottotenente Paglia dal comandante della Regione Militare Meridionale c’è la partecipazione al 53° anniversario dell’epica battaglia di El Alamein, durante la quale il S.Ten si è rivolto ai giovani paracadutisti del 10° scaglione del ’95, che in quella stessa occasione prestavano giuramento, dicendo:<<Una volta indossata questa divisa occorre onorarla, rispettarla fino anche a sacrificare la nostra esistenza. aver fatto il mio dovere mi da una grande serenità interna. In bocca al lupo ragazzi >>.

Tratto da "Il Mattino " il 28 Ottobre 1995

Il presidente della repubblica Italiana Scalfaro premia il Ten. Gianfranco Paglia con la medaglia d’oro al valore militare.


LA FANFARA DELLA “GARIBALDI” HA SUONATO PER LO SFORTUNATO PARA’

Concerto per Gianfranco. Lo ha seguito la fanfara della brigata Bersaglieri "Garibaldi" nel cortile dell' abitazione del Parà. Gianfranco Paglia è stato festeggiato dai Bersaglieri, inviati con particolare sensibilità dal comandante della Brigata Generale Aldo Di Mascolo. L' esibizione veniva conclusa dall' esecuzione dell' inno nazionale, un momento particolarmente toccante, che ha visto Gianfranco Paglia nella divisa della Folgore con il caratteristico basco amaranto, rialzarsi, anche se a fatica, sui braccioli della carrozzella, per il "saluto" alle note di Mameli.

Tratto da "Il Mattino " il 16 Giugno 1995

 


“NON CELEBRATE ME, MA RICORDATE LORO”

Gianfranco Paglia ha 25 anni. È stato gravemente ferito nella battaglia del check-point Pasta, a Mogadiscio. Era il 2 Luglio 1993, quel giorno morirono tre militari italiani: Pasquale Baccaro, Andrea Millevoi, Stefano Paolicchi. Tutti intorno ai vent’anni. Gianfranco è stato colpito mentre tentava di recuperare i feriti. È riuscito a metterne in salvo 4. Poi un proiettile lo ha raggiunto ai polmoni, uno al braccio, il terzo alla schiena. Oggi il sottotenente Paglia si sposta a bordo di una carrozzella: <<Ma ho recuperato per l’80 per cento l’uso delle mani. Faccio fisioterapia otto ore al giorno. Un impegno gravoso? Ma no, dai, è come un lavoro qualunque>>. Mentre parla la sua voce lascia intuire una grande forza, una determinazione indomita. I suoi silenzi raccontano, invece, la sua capacità di ascoltare. E la voglia di trovare le parole giuste. Per spiegare.Per ricordare quello che è successo. Senza retorica. Senza nemmeno un ombra di autocommiserazione. <<Ripenso spesso alla Somalia. Tutti i giorni. E non perché c’è questa carrozzella a ricordarmelo. La memoria è tenuta viva dalla forza di quella esperienza, e dal dolore dei miei compagni uccisi in somma ci penso sempre>>. Nessun rimpianto, però <<Giuro, rifarei tutto. Se potessi, adesso, andrei in Bosnia di corsa>>: la sua voce si spiega in un sorriso. <<Quello che voglio adesso è riuscire a mettermi in grado di lavorare in caserma. E poi>>. E poi? <<Poi voglio tenere vivo il ricordo di quei ragazzi>>. Quei ragazzi hanno, ai primi di novembre, ricevuto la medaglia d’oro. La stessa onorificenza è stata data a Gianfranco, ma lui non ne parla volentieri: per pudore per rispetto a chi non c’è più. <<Sono un privilegiato>>, dice. E potrebbe apparire un’enormità, oppure un modo per non ammettere la verità. Ma detto come lo dice lui, con quella severità semplice e diretta, suona soltanto come vero. <<Le cose vanno bene. L’hanno scorso mi è nata una sorellina Daniela. Una benedizione del Signore. E soprattutto, una vera liberazione per me. Ora mia mamma ha smesso di occuparsi di me 24 ore al giorno. Ora ha ben altro da fare>>. Ride, questa volta di gusto. Ma prima di congedarsi raccomanda <<Ricordatevi degli altri. Io ci sono ancora>>.

Tratto da "Visto" Novembre 1995


 

FOLGORE DA EL ALAMEIN A MOGADISCIO

Celebrata a Pisa la Festa della Specialità: nobili parole del S.Ten. Paglia Medaglia d’Oro al V. M rimasto paralizzato per le ferite riportate in Somalia.

Con una suggestiva, bellissima cerimonia militare la Brigata Paracadutisti Folgore ha celebrato la Festa della Specialità nel ricordo luminoso degli Eroi di El Alamein che, 53 anni fa, scrissero nel deserto africano una delle pagine più etiche dell’Esercito italiano. I discorsi ufficiali venivano aperti dal Generale Bruno Viva Comandante la Brigata che ha presentato, tra la commozione e l’orgoglio dei presenti, la Medaglia d’Oro al Valor Militare S. Ten Gianfranco Paglia decorato per il suo eroico comportamento nella battaglia del 2 luglio 1993 a Mogadiscio in cui riportò gravissime ferite che gli hanno fatto perdere definitivamente l’uso delle gambe. In un breve discorso, fatto a braccio, rivolto ai giovani “giurandi” del 3° battaglione Poggio Rusco, il S. Ten. Paglia ha detto, tra l’altro: “ Non rimpiango nulla: nonostante la grave menomazione sono sereno perché ho fatto il mio dovere e posso quindi guardare serenamente in faccia la gente. Il giuramento va rispettato, altrimenti non si è degni di portare la divisa”.

Tratto da "Folgore" 11 Novembre 1995


MUGNANO RICORDA GLI “EROI” DI MOGADISCIO

MUGNANO - La pioggia battente di ieri mattina non ha impedito alla cittadinanza di partecipare alla manifestazione “Una giornata per la pace”, organizzata in onore del sotto tenente Gianfranco Paglia e del sol dato Francesco Filogamo. Alle ore 10 sotto il palco, allestito per l’occasione in piazza Municipio, approdava il vessillo comunale, innal­zato dai rappresentanti della Polizia municipale e accompagnato dal pic chetto militare d’onore, partito dalla vicina piazza Dante. Nugoli di per sone, nonostante l’ingombro degli ombrelli, si sono trattenuti fino alla conclusione della manifestazione che è durata circa due ore. Davanti alla casa comunale è stata poi celebrata una santa messa a cielo aperto a suffragio di tutti i caduti in guerra. Dal “pulpito” sono state ri volte parole di encomio ai due valorosi giovani mugnanesi, che hanno riportato gravi ferite in seguito alle operazioni di pace in Somalia.
Infatti, nel luglio del ‘93’, il sottotenente, mentre contrastava col proprio carro i contingenti avversi, si sporgeva per soccorrere alcun soldati e veniva ferito alla spalla, al polmone e alla colonna vertebrale dai cecchini.

AnaLoga sorte toccò anche a Francesco Filogamo che, durante il trasferimento di alcuni feriti all’ospedale di Mogadiscio, fu colto in un agguato con i suoi compagni. Colpito, diede prova di forte temperamento e coraggio non solo continuando la sua missione, no nostante il dolore lancinante, ma anche spronando gli altri a proseguire. Gianfranco Paglia e Francesco Filogamo già decorati, l’uno con medaglia d’oro al valore militare e l’altro con quella di bronzo, sono stati insigniti di una targa a memoria della giornata. Durante la manifestazione si sono susseguiti a ruota sul palco i rappresentanti degli alunni di tutte le scuole del comune, per dare lettura delle loro riflessioni in tema. E’ stata poi la volta del presidente del Consiglio comunale Gennaro Ruggiero di Alleanza Nazionale che con suo intervento ha sostituito quello del primo cittadino, impossibilitato a prendere parte all’appuntamento per motivi di salute. “Gianfranco e Francesco rappresentano per noi tutti un modello da emulare, essi hanno risposto con slancio giovanile all’anelito di pace”, ha detto il presidente. “Commemorare le gesta eroiche di questi due giovani è un atto dovuto, in quanto con le loro azioni essi si ergono a esempi di grande generosità e solidarietà. Nel silenzio si sono sacrificati e lo hanno fatto in nome della pace, valore indiscutibile e inestimabile, nonché meta agognata in molte parti del mondo tuttora”, conclude. Infine, un velo di silenzio è caduto sulla piazza allorché è stata deposta una corona al monumento ai caduti in guerra.

Laura Taddeo "Il giornale di Napoli " 17 Dicembre 1995


 

IL PREMIO INTERNAZIONALE MARCELLO CANDIA

Nell’aula magna della Facoltà di Medicina del Policlinico di Napoli, per il tredicesimo anno consecutivo. Il punto centrale di tutta la cerimonia è stato quello della consegna della medaglia d’oro e diploma a Gianfranco Paglia. Inviato in Somalia, per garantire l’ordine e promuovere la pace, era comandante di una pattuglia di rastrellamento a Mogadiscio, quando furono aggrediti da guerriglieri. Fu ferito gravemente nel tentativo di proteggere i suoi uomini tre dei quali perdevano la vita. La motivazione dell’onorificenza concessagli di-chiara: “Marcello Candia, cui il premio è dedicato, si fece povero per gli altri. Gianfranco Paglia, da militare, ha offerto se stesso, con ardore e spirito di solidarietà, alla comunità internazionale per una lodevole missione umanitaria”, nel ringraziare il riconoscimento ottenuto ha detto solo poche parole: “ Ringrazio il Signore, perché sono stato più fortunato dei miei commilitoni. Chiedo solo che la loro memoria non vada perduta con il tempo, e considero assegnata anche a loro la medaglia che mi viene consegnata”.

Tratto da "Venga il tuo regno " Gennaio 1996

 

EROE, MA NELLA FOLGORE E’ TRADIZIONE

Gianfranco Paglia, Socio Onorario dell’Associazione Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa. Il 2 luglio 1993 contro la pattuglia del sottotenente Paglia si innesca un intenso fuoco di armi di vario calibro. Paglia raccoglie quattro soldati rimasti feriti, di cui uno gravemente. Per proteggerli spara con il mitra diverse raffiche e lancia bombe a mano. Carica i feriti sul blindato, sta per rientrare, ma davanti a sé ci sono donne e bambini che bloccano il passaggio. Quando esce dal blindato i cecchini lo colpiscono: al polmone, al polso, alla schiena. Il sottotenente Paglia lo consideriamo Eroe nell’accezione etimologica più pura:<< Eroe è persona dal valore sovrumano, disposta al sacrificio di se per il bene della Patria. Personalità eccelsa>>. La Sua Medaglia d’Oro si aggiunge a pieno merito a quello stuolo di Eroi della Folgore che ad El Alamein si coprì di gloria. Se un ragazzo di 23 anni ha potuto servire la Patria e la Bandiera con tanto onore, il merito va ascritto innanzitutto alle sue doti umane e morali. Ma grande merito va anche a quella fucina di soldati che è il nostro Esercito, e lo scrivo con la maiuscola! Quell’Esercito che addestra il cittadino a quei valori oggi dimenticati ma ancora fondamentali: Patria – Onore – Dovere.

Tratto da "Il reduce d'Africa " Febbraio 1996

Il Gen. Bellinzona durante la cerimonia.



Paglia premiato dal Gen. De Vita

 

Il S. Ten. Paglia M.O.V.M. socio d’onore dell’associazione

Un applauso scrosciante tutti in piedi fieri commossi: quando il S.Ten. Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha ricevuto dal Presidente de Vita il diploma di socio d’onore dell’A.N.P.d’I. “ Voi tutti sapete – ha detto il Presidente Franco de Vita – chi è il S.Ten. Paglia. Io vorrei ricordare un’esperienza personale,: quando fu delegato dall’Associazione Medaglie D’Oro a portare il saluto agli allievi paracadutisti in occasione della festa della specialità, il S.Ten Paglia disse poche parole ma talmente sentite che per me lo qualificarono degnissimo della ricompensa ricevuta”. “E’ molto bello essere qui, – è stata la risposta del S.Ten. Paglia – ciò significa che ognuno di noi crede in un ideale comune. La cosa più bella è stato il minuto di silenzio che avete appena dedicato a chi non c’è più. Grazie per loro”.

Tratto da "Folgore" Aprile 1996

 

GIANFRANCO PAGLIA PREMIATO IN PREFETTURA

Caserta – Il S.Ten. Gianfranco Paglia, insignito della Medaglia D’Oro al Valor Militare durante la missione dei nostri parà in Somalia, ha ricevuto ieri sera in occasione della celebrazione della festa della Repubblica, una medaglia ricordo della regione Campania, per il suo impegno militare e civile.

Tratto da "Corriere Caserta" 2 Giugno 1996

Paglia premiato dal Pres. della regione Campania Rastrelli


 

PASCIOTTA CELEBRA I SUOI EROI

Il momento più commovente Paglia cittadino onorario

Pisciotta – Il dottor Luigi Mautone è stato assalito da una grande commozione quando ha annunciato l’arrivo, in piazza Pinto, della medaglia al valor militare, tenente Gianfranco Paglia. In quella piazza, domenica, è stato reso omaggio al suo eroismo, alla sua abnegazione dimostrata in Somalia, in una missione di pace. Da umile soldato ha voluto percorrere Via Foresta sulla sedia a rotelle invece che farsi accompagnare da una macchina. Alla fine della cerimonia grandi e piccini hanno voluto abbracciarlo e salutarlo per esprimergli la loro riconoscenza e gratitudine, tanto da lasciarlo esterrefatto per l'accoglienza ricevuta. il Tenente Gianfranco Paglia ha ricevuto, dalle mani del primo cittadino di Pisciotta, la cittadinanza onoraria.

Tratto da "Il mattino " 26 Giugno 1996

 

AL TEN. PAGLIA IL PREMIO MUCCIOLI

Oggi al Castel dell’Ovo si è svolta la prima edizione del Premio Vincenzo Muccioli “La solidarietà si pratica e non si predica”, assegnato al Tenente Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Alla manifestazione sono intervenuti Andrea Muccioli, primogenito, Antonio Rastrelli, presidente della Regione.

Tratto da "Il Mattino " 18 Settembre 1996

Premio Vincenzo Muccioli


Il Generale Murici consegna la bandiera al Ten. Paglia

PAGLIA PRESIDENTE DEL NASTRO AZZURRO

Gianfranco paglia è stato eletto presidente onorario della sezione provinciale di Caserta dell’istituto del Nastro Azzurro. È stata una scelta per acclamazione proposta dal presidente generale Ottavio Morici. “Le gravissime ferite riportate da Gianfranco” – sottolinea il generale Morici – “ hanno provato duramente il fisico del valoroso ufficiale ma rafforzato il suo impegno civile nelle libere istituzioni democratiche e la sua testimonianza vivente a difesa dei principi umanitari che debbono governare il mondo”.

Tratto da "Il mattino " 10 Dicembre 1996


PREMIATO A S. GREGORIO MAGNO GIOVANE PARA’ FERITO IN SOMALIA

Un consiglio comunale gremito ha assistito a S. Gregorio Magno alla consegna di una onorificenza molto particolare. Il tenente Gianfranco Paglia, 28 anni, medaglia d’oro al valor militare, è stato insignito della cittadinanza onoraria nel piccolo centro dell’alto Sele. Il riconoscimento è stato concepito per onorare il legame di sangue di Gianfranco con il nonno Vito Paglia, nato e vissuto proprio a S. Gregorio Magno, anche lui valoroso esponente delle forze armate italiane. Sono state consegnate anche una targa ricordo del sindaco ed un documento molto particolare, l’atto di nascita del nonno Vito.

Tratto da "Il mattino " 10 Dicembre 1996

Ten. Paglia con i cugini


TROFEO M.O.V.M. CAP. PAR. GIANFRANCO PAGLIA

L’U.N.U.C.J. di Novara organizza da dieci anni una bella ed importante gara di pattuglia a cavallo. La difficile e selettiva manifestazione 2003 ha visto l’attiva partecipazione della Sezione Novarese del l’A.N.P.d’I., che ha avuto l’onore di partecipare a tutte le fasi organizzative e cerimoniali, coronate da un lancio di 5 paracadutisti con fumogeni tricolore. La gara, svolta nei boschi circostanti, è stata molto emozionante anche per la rappresentazione di una carica a cavallo. Ma il vero perno dell’evento è stato il titolare del Trofeo, l’amico Gianfranco Paglia, doverosamente onorato e omaggiato. Ancora una volta un motivo di orgoglio di appartenere a questa gloriosa Specilità. Il Trofeo, opera in legno, è stato realizzato dal maestro Sergio Salsa, paracadutista della Sezione di Novara.

Tratto da "Rivista Folgore " Marzo2004




S.MARIA, PAGLIA CITTADINO ONORARIO

A Gianfranco Paglia, capitano dell’Esercito Italiano ed insignito della medaglia d’oro al valor militare, è stata conferita dal consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere, la cittadinanza onoraria. È stato proprio lo stesso Gianfranco Paglia a recitare la "preghiera del soldato" in occasione della solenne celebrazione delle esequie dei tre carabinieri caduti a Nassiriya qualche settimana fa. La civica assise ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria e l’intitolazione di strade ai martiri militari caduti in Iraq; ma in concreto, sinora, nulla è stato ancora realizzato.

Tratto da IL MATTINO 2 Giugno 2006


A PAGLIA IL PREMIO “CEFALONIA”

Alla Medaglia d’Oro al Valor Militare, capitano del Ruolo d’Onore Gianfranco Paglia, ferito gravemente in Somalia nel luglio 1993 presso il check point “Pasta”, è stato conferito il premio “Martiri di Cefalonia”. Il prestigioso premio gli è stato conferito ieri pomeriggio all’Aquila, nel corso della 2^ Giornata di storia delle Forze Armate, organizzata dall’associazione culturale “Vox Militiate”, presieduta dal Generale di Brigata, Raffaele Suffoletti e dall’Istituto Abruzzese per la Resistenza e dell’Italia Contemporanea, di cui è presidente il professore Umberto Dante. La manifestazione, che si è svolta l’8 e 9 novembre scorso, era dedicata ad un carattere di grande rilievo nella storia della società italiana: la leva, il servizio militare obbligatorio e l’Arma dei Carabinieri, dal Risorgimento alla Repubblica. In particolare è stato studiato e riflettuto lo sviluppo dell’identità e della partecipazione che si è creato nel tempo attorno alle Armi ed ai Corpi, componenti spesso fondamentali dell’identità italiana.

E stata spesso questa dimensione d’insieme, fusione di servizio di Leva e di militari di carriera, ad aver colpito l’immaginazione popolare, segnando profondamente la vicenda storica. Il Capitano Gianfranco Paglia è stato intervistato nel corso del convegno dalla giornalista Angela Baglioni.

Tratto da la "GAZZETTA DI CASERTA", Venerdì 10 novembre 2006


CIAMPI NOMINA PAGLIA CAVALIERE DI GRAN CROCE

Un prestigioso riconoscimento, un’onorificenza tra le più alte dello Stato italiano. Gianfranco Paglia, capitano dell’esercito, è stato insignito del titolo di cavaliere di gran croce dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, su proposta del ministro Mario Landolfi.

"Sono grato al Presidente – commenta l’ufficiale rimasto gravemente ferito in Somalia quand’era con i paracadutisti della Folgore – soprattutto perché ribadisce ancora una volta la fiducia verso certi valori, peraltro da lui così ben sottolineati anche nel discorso di fine anno alla Nazione". Paglia, appena rientrato dal Kosovo, partecipa stabilmente ad iniziative di carattere umanitario e assistenziali sui fronti di guerra o post bellici nei quali sono impegnate le nostre forze armate in missione di pace. In precedenza era stato in Iraq.

Tratto da Il Mattino Caserta, lunedì 2 gennaio 2006


ORDINE COSTANTINIANO: FESTA PER LA CONSEGNA DELLE ONOREFICENZE

L’Ordine Costantiniano ha vissuto nei giorni scorsi un momento particolarmente significativo legato alla consegna delle onorificenze dell’ordine da parte del principe Carlo Ugo di Borbone. La giornata ha avuto inizio con la celebrazione della messa, nella basilica magistrale della Steccata, officiata del vescovo e gran priore dell’Ordine Costantiniano, Enrico Solmi e concelebrata dai cappellani della basilica magistrale e da monsignor Artur Juncosa Y Carbonell S.J., consigliere spirituale della famiglia ducale e docente universitario. Il principe Carlo Ugo di Borbone Parma, ha presieduto il capitolo generale dei Cavalieri degli Ordini Dinastici della real casa di Borbone, ospitati nel coro della stessa basilica della Steccata. Il principe Diofebo Meli Lupi di Soragna, gran cancelliere dell’Ordine e il conte Orazio Zanardi Landi di Veano, hanno accolto la famiglia ducale: i principi Carlo Ugo, Carlo Saverio, Maria Teresa, Giacomo, Margherita e Carolina. Carlo Ugo di Borbone ha indirizzato un messaggio di saluto ai Cavalieri nel corso del quale ha messo in evidenza le finalità dell’Ordine Costantiniano. Lo statuto istitutivo prescrive la difesa della fede e dei valori cristiani, la carità e l’assistenza verso i deboli. Il momento clou è stato rappresentato dalla cerimonia di investitura.

Nella sagrestia nobile della chiesa Carlo Ugo di Borbone ha proceduto alla consegna delle Croci di Cavaliere ai candidati prescelti: all’Onorevole maggiore Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare cui è stata conferita la Croce di Commendatore dell’Ordine di S. Lodovico, al principe don Cesare Castelbarco Albani, all’ambasciatore di Francia nel gran ducato del Lussemburgo il marchese Charles Henry d’Aragon, al principe Ferrante Gonzaga di Vescovato, al Maggiore Alpino Mugnaioni vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, al principe don Prospero Colonna, al questore di Parma Gennaro Gallo, al marchese Carlo Clavarino, a don Josè Luis Vives Conde, al principe don Leopoldo Torlonia, alla dottoressa Carlotta Capecchi, al barone Simon Pierre Nothomb, al vescovo di Fidenza monsignor Carlo Mazza, al comandante dei Ris di Parma colonnello Luciano Garofano, ad Andrea De Pasquale direttore della biblioteca Palatina, a Paolo Zoni assessore alle attività economiche del Comune di Parma, a don Ignacio de Delas Y de Ugarte, a don Dato Magradze deputato al parlamento Georgiano ed al marchese Raimondo Meli Lupi di Soragna Tarasconi. Alla messa e alla cerimonia d’investitura hanno assistito diversi partecipanti provenienti da molti Paesi europei Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Inghilterra, nonché personalità provenienti da numerose città italiane. Fra gli intervenuti figuravano una rappresentanza dell’Associazione paracadutisti d’Italia, intervenuta per onorare la medaglia d’oro al valor militare maggiore Paglia e rappresentanti dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria guidata dalla presidente della sezione di Parma Paola Mttiazzi che si è congratulata con il vice presidente nazionale per la prestigiosa onorificenza.

Tratto da "GAZZETTA DI PARMA", Lunedì 12 Ottobre 2009