Intervento completo dell'On. Paglia sull'informativa del Ministro della Difesa sui tragici fatti avvenuti in Afghanistan.
"Signor Presidente, signor Ministro, colleghi, non entrerò nello specifico su quanto è accaduto sabato perché il Ministro è stato abbastanza chiaro. Purtroppo i soldati cercano di costruirsi il loro destino, però quando ti è avverso è praticamente impossibile resistere. Venendo ai temi, inizio dal munizionamento. Non capisco le tante polemiche strumentali da parte dell'opposizione, perché qui non si sta parlando di andare a bombardare, come è già avvenuto nel Golfo e in Kosovo, qui si sta chiedendo di aumentare la capacità operativa dei nostri aerei, dei nostri soldati e della nostra missione. Qui si sta chiedendo di avere l'opportunità, se sotto attacco, di poter chiamare i nostri aerei ad intervenire e a bonificare l'area. Vorrei ricordare ai colleghi dell'opposizione che quando ti sparano addosso, i secondi di tempo sono fondamentali: un secondo in più o in meno ti può salvare la vita e dover aspettare l'invio di aerei non italiani, ma di altri contingenti è una perdita di tempo. Io andrei oltre, signor Ministro, perché non è armando gli aerei AMX che risolviamo il problema dei nostri soldati. Io valuterei con molta attenzione un ulteriore invio di elicotteri, che più si sposano con la missione stessa, un maggior numero di uomini, non solo di addestratori, ma anche di combat per avere un maggior controllo dell'area ed intensificherei l'intelligence perché non ci possiamo nascondere dietro a un dito: se vogliamo vincere e portare a casa un risultato dobbiamo integrare il nostro contingente. Sulla durata della missione sarei molto, molto cauto, in quanto la Somalia insegna: nel 1995 le Nazioni Unite sono praticamente scappate da Mogadiscio e a distanza di tempo abbiamo constatato che è diventata la più grossa base terroristica al mondo e in Afghanistan non possiamo correre questo rischio, anche perché dimostreremmo che i nostri soldati sono morti invano. Un'ultima nota polemica: in questo periodo mi sono chiesto spesso se la classe politica meriti il sacrificio dei nostri soldati e obiettivamente vedere i banchi di quest'Aula così vuoti conferma i miei dubbi. Però, ho una certezza che mi accompagna da 17 anni: è quella che ridare il saluto, il sorriso ad un bambino martoriato dalla guerra vale sicuramente il sacrificio di un soldato italiano; quindi continui così, signor Ministro."
Gianfranco Paglia
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