" Che Paese é quello che non protegge e che non si occupa di coloro che hanno sacrificato la vita o, comunque, la propria integritá fisica, per obbedire agli ordini della Patria. Che Paese é quello che dimentica troppo facilmente il sacrificio di tanti giovani che, senza porsi alcun problema, si sono resi protagonisti di atti eroici, affermando, inoltre, le proprie doti umane che li ha resi differenti da qualsiasi altro soldato delle altre Nazioni. "
É quanto si chiede l'on. Gianfranco Paglia dopo aver visionato il testo sulla legge di stabilitá 2013-2015.
" Ho chiesto - continua Paglia - un incontro urgente al Presidente del Consiglio Monti, in qualitá, non solo di deputato, ma anche e soprattutto di Medaglia d'Oro al Valore Militare. Questo provvedimento, cosí com'é, risulta un insulto per tutti coloro che hanno combattuto per un ideale, difendendo la nostra Patria."
"Non posso - ha concluso - dimenticare che la nostra Provincia ed il nostro Sud ha dato tanti giovani alle Forze Armate, convinti di essere servitori dello Stato, quello stesso, che per mero calcolo amministrativo, li rinnega."
Questo è quanto scritto nella lettera per Monti:
“Signor Presidente del Consiglio, dalle notizie apprese dal comunicato stampa ufficiale del Governo si evince che nel disegno di legge di stabilità 2013-2015, si prevede anche l’assoggettabilità all’IRPEF delle pensioni di guerra. In qualità di Parlamentare, ma soprattutto nella mia veste di Medaglia d'Oro al Valor Militare, le chiedo di pochi minuti del suo prezioso tempo per un incontro, durante il quale vorrei spiegarle le ragioni che mi spingono a contrastare con forza questo provvedimento”.
“Questo provvedimento andrebbe a colpire chi ha dato tanto per la Patria e sarebbe una mortificazione e un insulto a chi si è sacrificato in nome di un ideale, pagando un caro prezzo”.
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