Gianfranco Paglia (Fli), dalla guerra in Somalia a Montecitorio: “Non tradisco Gianfranco Fini”
Claudia Daconto
“Io tutte queste divisioni in Futuro e Libertà non le vedo, anzi, sono convinto che arriveremo compatti al voto sulla fiducia al governo del 14 dicembre”. Ma allora perché non si fa altro che parlare di “falchi” e “colombe” dentro al partito di Gianfranco Fini? “Per uno che è stato nella Folgore essere definito una colomba sembra poco appropriato”.
Eppure del gruppo dei cosiddetti futuristi “moderati” farebbe parte anche lui, Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare dopo essere rimasto gravemente ferito alle gambe nel corso di una battaglia a Mogadiscio quando, nel 1993, partecipò, come paracadutista, alla missione Unisom II in Somalia. Su quello che deciderà di fare il 14 dicembre Futuro e Libertà non ci sono ancora decisioni formali. Per i momento l’ipotesi più quotata resta quella di presentare una mozione di sfiducia insieme all’Udc (che però potrebbe anche decidere di astenersi in virtù di presunti accordi tra Casini e Berlusconi) e di votarla assieme ai partiti di opposizione. Lo stesso Gianfranco Fini ha ripetuto che “se si votasse domani non avremmo alcun dubbio. Il nostro sarebbe un voto di sfiducia a Berlusconi, senza se e senza ma”.
Tuttavia è noto che alle posizioni granitiche dei vari Bocchino, Briguglio e Granata, hanno sempre fatto da contraltare i moderati come Moffa, Menia, Polidari, Consoli, lo stesso Paglia, tesi nello sforzo di tenere aperta la difficilissima trattativa con il Cavaliere fino all’ultimo momento.
On. Paglia, il partito è spaccato o no?
Al di là delle posizioni personali di ciascuno, sono convinto che qualunque sia la decisione che verrà presa, il partito voterà compatto.
Hanno fatto effetto le minacce di espulsione lanciate da Granata?
Granata ha commesso un errore e lo ha riconosciuto pur avendo specificato di essere stato mal interpretato.
Si dice sempre così…
E’ vero, in politica accade spesso di esternare per poi fare marcia indietro. Nelle forze armate non andava così: si è molto più decisi. Comunque Granata si è scusato e l’incidente è rientrato.
E’ vero che tra voi futuristi, o almeno tra alcuni di voi, si starebbe facendo largo l’ipotesi di astenersi piuttosto che votare la sfiducia?
Ad oggi non saprei dirle quale delle due opzioni sarà adottata. Lo decideremo con il presidente Fini probabilmente non prima del 13 dicembre. Se si tratterà di una mozione di sfiducia comunque la voteremo tutti e dispiace che il premier, Silvio Berlusconi, ci dia per questo dei traditori. Sono una persona che tiene molto ai valori e quello che ho visto in questi mesi non mi è piaciuto: la politica è diventato un campo di battaglia, gli avversari sono diventati nemici.
Sta meditando un addio?
No, per ora seguo il gruppo, ma se proprio devo “tradire” qualcuno preferisco tradire Berlusconi che Fini.
Mettiamo che il 14 il governo non ottenga la fiducia o la ottenga grazie a qualche assenza o astensione ma senza poter contare su una maggioranza che gli eviti di logorarsi in breve tempo. A quel punto la via migliore qual è?
Certamente non le elezioni anticipate. Dico questo non perché Fli ne abbia paura o perché io personalmente sia attaccato alla poltrona che, per altro, mi porto ogni giorno da casa. Sarebbe molto meglio se Berlusconi si convincesse a fare un passo indietro riconoscendo che la maggioranza attuale è cambiata e, per via dei nuovi scenari mondiali, anche il programma.
Dovrebbe far entrare l’Udc? Ma la Lega non vuole…
E’ da parecchio tempo che Berlusconi sta lavorando a un’alleanza con l’Udc, chissà perché, però, quando ne parliamo noi non va più bene.
E l’ipotesi del terzo polo con Fli, Udc e Api?
Non so immaginare scenari futuri da fantapolitica.
Perché allearvi con l’Udc sarebbe fantapolitica?
No, assolutamente. Lo sarebbe allearsi con il Pd da cui siamo troppo distanti anche se, devo ammettere, che ho conosciuto tanti colleghi del Pd che tutto sono meno che di sinistra.
Che giudizio dà lei di questo governo?
Dentro il governo e il Pdl ci sono persone, lontane da Fli, che ho sempre stimato e apprezzato.
Per esempio?
Per esempio i ministri Maroni e Brunetta.
Chi sarà il futuro leader del centrodestra in Italia?
Senza dubbio Gianfranco Fini.
E Berlusconi?
Berlusconi ha 74 anni.
Dovrebbe pensare alla pensione?
O a quello oppure a una nuova maggioranza allargata all’Udc che mi sembra possa essere la mossa più intelligente per dare al Paese la reale possibilità di guardare avanti evitando elezioni anticipate che, in questo momento, non servirebbero a nessuno.