Articolo per il giornale "La Discussione"
Gianfranco Paglia: «Tradire? Se proprio devo... non sarà Fini»
di Simona d’Alessio
Gianfranco Paglia rievoca i momenti della sua candidatura alla Camera dei deputati, due anni e mezzo fa: «Fabrizio Alfano (il portavoce di Gianfranco Fini, ndr) mi fece un paragone fra Nassirya e Montecitorio, ma non credevo che avrei visto ciò che sto vedendo in questi giorni in Parlamento». Se non è uno scenario di guerra, infatti, è pur vero che «sto scoprendo che in politica è permesso tutto, o quasi. Gente che cambia casacca – dichiara il deputato di Fli alla Discussione – e un’espressione, “traditore”, che quando è stata rivolta a me insieme al resto del gruppo, proprio non ho potuto sopportarla».
E, quindi, ha preso carta e penna e si è difeso dall’accusa mossa dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro. A proposito, onorevole, se una forma di tradimento dovrà farla, martedì...
"Mi sono trovato a dover decidere se tradire Berlusconi, o Fini. Sa cosa le dico? Se proprio devo essere chiamato traditore, preferisco esserlo del premier e non del presidente della Camera. E, quindi, seguirò la linea impressa dai vertici: o Berlusconi compie quel passo indietro prima del 14, oppure voteremo la sfiducia."
Se le aspetta quelle dimissioni?
"Francamente no. Berlusconi è una persona che non credo ami farsi criticare, e il suo carattere non gli consentirebbe di cedere il passo. Eppure, un bel bagno d’umiltà servirebbe a tutti…"
È tutto perduto, oppure c’è ancora una chance per riannodare i fili del dialogo fra Fli e Pdl e, magari, andare verso un governo Berlusconi-bis?
"Una nuova fase nell’azione di governo va sicuramente riaperta. Rimango una persona ottimista, perciò spero che si riesca a ritrovare un’intesa nel centrodestra, nell’interesse del Paese. È per questa missione che ho smesso di indossare l’uniforme, e ho messo giacca e cravatta. Si parli di programmi, dopo il voto di fiducia, ce n’è tanto bisogno."
Lei ha detto pubblicamente di stimare molti esponenti del Pdl e molti membri del governo.
"È vero, li stimo anche umanamente."
Non c’è nessuno fra di loro che ha tentato di convincerla a lasciare Fli?
(Ride) "No, forse con me avranno avuto un po’ di soggezione a farmi certe proposte. Sarà colpa della carrozzina (l’allora sottotenente della Folgore Paglia, medaglia d’oro al valor militare, è rimasto gravemente ferito nel 1993 in Somalia, e da allora è costretto a vivere su una sedia a rotella, ndr), li metterà in imbarazzo… "
Come finirà la conta martedì?
"Non saprei. Fra l’altro, in matematica non sono mai andato bene."
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