L'espresso del 21 Gennaio
Il disgusto di Paglia, invalido di guerra
L'ufficiale dei parà e deputato di Fli contro l'assenza del premier ai funerali di Alessandro Romani mentre si dedicava al bunga bunga.
(21 gennaio 2011) Gianfranco Paglia «Č semplicemente nauseante. Mi fa soffrire scoprire che dal premier c'è stata una mancanza di rispetto così grave verso i caduti». Gianfranco Paglia è un parlamentare e un ufficiale dei parà. Nel 1993 fu uno dei protagonisti della battaglia del Check Point Pasta, il primo scontro su larga scala che trasformò una missione di pace in operazione di guerra. Era un sottotenente di venticinque anni, che fu colpito più volte dai cecchini continuando però a combattere per salvare i commilitoni feriti: un coraggio riconosciuto con la medaglia d'oro al volore militare, ma che da allora lo costringe a vivere sulla sedia a rotelle.
Paglia è deputato del centrodestra, eletto nelle liste del Pdl ha poi deciso di seguire Gianfranco Fini in Futuro e Libertà. E ci tiene ad esprimere il disgusto per l'assenza del premier ai funerali del parà Alessandro Romani mentre invece si dedicava al "bunga-bunga": «Non riesco a descrive quanto sia colpito da quello che è stato pubblicato sul sito de L'espresso. Indipendentemente da quale forza politica esprima il governo, i militare impegnati in missione fanno il loro dovere e lo fanno sempre fino in fondo, rischiando la vita e sempre più spesso morendo. Dispiace scoprire come proprio il capo del governo poi manchi di dispetto al sacrificio per dedicarsi - se verrà confermato quanto emerge dagli atti - ad attività nauseanti».
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