Rifiuti, soldati a Ponticelli
In azione già oggi in attesa dell'arrivo lunedì di altre 170 unità
di Rodrigo Rodriguez
Napoli. A sorpresa i militari del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta entrano in azione già oggi, in attesa dell’arrivo lunedì di altre 170 unità. L’Ufficio Flussi della Regione, di concerto con Provincia e Comune, accelera. In mattinata sopralluogo a Ponticelli, nel pomeriggio intervento con pale meccaniche, autoribaltabili pesanti e bobcat iniziando da via Luca Pacioli, nei pressi della scuola regionale di polizia municipale. I conferimenti avverranno, è stato deciso, a Giugliano. Dei 500 soldati inviati per “Festività pulite” ne sono rimasti 130, che controllano termovalorizzatore, siti di stoccaggio (Acerra) e stir, ossia gli impianti di tritovagliatura (Giugliano, Tufino, Caivano, Pianodardine, Casalduni, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia e Persano). “Saltato” l’anello di congiunzione tra Protezione civile (il 31 dicembre sono cessate le attività delle Unità stralcio e Unità operativa, coordinate dal generale Morelli) e task force militare, questa volta il Comando operativo è a Palazzo Santa Lucia che, unitamente agli enti locali, impartirà le direttive agli stessi militari, alle dipendenze del 2° Comando delle Forze di Difesa con sede a San Giorgio a Cremano. Ma le polemiche non si placano. «Vorrei far capire che i militari oggi sono dei professionisti e vanno trattati come tali. Vorrei vedere la reazione di altri professionisti se fosse chiesto loro di raccogliere i rifiuti. È assurdo pensare di risolvere continuamente problematiche ed inefficienze causate da altri. Va bene intervenire durante i terremoti o spalare la neve. Ed anche risolvere la crisi rifiuti, ma quando c’è emergenza. Se diventa consuetudine non è corretto. Si pubblicizza tanto il reclutamento dei giovani, si fa giurare fedeltà alla Patria, eppoi...». Gianfranco Paglia, deputato Fli e medaglia d’oro al valor militare, esprime disappunto per l’ennesimo “utilizzo improprio” dell’Esercito. «I soldati dicono e diranno sempre signorsì e lo fanno con disciplina e grande dignità. Ma è fuori luogo ed inaccettabile che si riducano di numero i nostri contingenti all’estero, impegnati nelle missioni di pace, e nello stesso tempo si utilizzino le Forze Armate per svolgere funzioni di nettezza urbana. Non è questo il nostro compito, spero che prevalga il buonsenso». Paglia evidenzia, inoltre, come si tratti di una «evidente mossa preelettorale». «Due settimane fa sono stato a Pozzuoli per il giuramento degli allievi del 1° anno dell’Accademia Aeronautica - racconta - Mia figlia mi chiedeva in continuazione perché le strade fossero così sporche. A Pasquetta ero con un amico di Monza, siamo andati in giro a vedere i Quartieri, la Pignasecca ed altre strade caratteristiche: ho provato vergogna. Tutto ciò i napoletani non se lo meritano». E non è certo colpa loro: «Messi in condizione, i cittadini fanno la differenziata. I miei cognati abitano a Mugnano: lì è stato raggiunto un buon livello di percentuale di raccolta. Di chi è la colpa? Non ne farei una questione di sinistra o di destra - dice il deputato - nessuno se n’è mai occupato, c’è strafottenza. Paglia rimarca, ancor di più, che «per i militari il compito di rendere le strade pulite è ingrato e non piace, ma l’accettano per rispetto dell’uniforme che indossano». «Ma si approfitta di loro. Eppoi sono curioso di vedere dove scaricano i rifiuti - incalza - È stato detto che arriva l’Esercito, non dove si sversa e per quanto tempo. Siamo lo scudo contro possibili azioni di guerriglia sul territorio». Da servitori dello Stato in territori “caldi”, dunque, a operatori ecologici. Elezioni e strade “pulite”. Un binomio imprescindibile. A Natale l’ingresso di soldati, sottufficiali e ufficiali a Napoli fu salutato come una liberazione da parte della gente, con lo sventolio del Tricolore. Scene di tripudio: i baristi offrivano cornetti e caffè mentre i ragazzi con le stellette “spalavano” i cumuli dinanzi agli esercizi. Applausi e ringraziamenti. Anche stavolta gli obiettivi principali saranno le strutture pubbliche, mercati, ospedali e scuole. Queste ultime, domenica 15, diventeranno seggi elettorali. Un nuovo “obbedisco” a quattro mesi dall’ultima emergenza e a tre anni dal primo intervento. Era il maggio 2008, due mesi dopo il premier Berlusconi si entusiasmò: «Sono orgoglioso di annunciare che a Napoli e in Campania non ci sono più rifiuti in strada». Era la storia del miracolo...