Gianfranco Paglia nuovo commissario provinciale di Futuro e Libertà
Succede a Giuseppe Sagliocco in procinto di tornare nel Pdl
Siamo stati i primi a dire che da tempo era finito l’idillio di Giuseppe Sagliocco con Italo Bocchino e con Fli. Ma la cosa che era stata vera non era stata mai formalizzata. Ora che Bocchino ha annunciato la sua separazione con la moglie, è stata anche ufficializzata anche la rottura con l’ex consigliere regionale Peppe Sagliocco che da tempo sta per fare il suo ritorno all’ovile, ossia alla sua casa del Pdl. Va detto che Sagliocco, dopo la sua non elezione a consigliere regionale (sarebbe stata una conferma) nella lista regionale del Pdl (fu il primo dei non eletti), chiuse con Cosentino e Giuliano, ed aprì un flirt con Bocchino che lo nominò commissario provinciale del nuovo partito del presidente della Camera Gianfranco Fini. Suo vice commissario provinciale fu nominato, su proposta sull’eurodeputato Enzo Rivellini, un altro ex consigliere regionale dell’ex An, Benedetto Lombardi. Insomma, con i primi entusiasmi per il nuovo partito, aderirono due ex consiglieri regionali casertani, uno dell’ex An e un altro dell’ex Forza Italia e poi Pdl, che ora ambedue sono ritornati nel Pdl. Ma non sono stati solo loro due a ritornare all’ovile. Sono ritornati, dopo la breve “vacanza finiana”, molti altri. Sono ritornati l’ex sottosegretario Pasquale Viespoli, l’eurodeputato Enzo Rivellini e tanti altri. In Campania ed in provincia di Caserta quasi scomparsa la presenza di ”Futuro e Libertà”. Ed allora che fare? Prenderne atto e basta o ritentare la ripartenza? La situazione casertana, dopo il flop del partito, l’ha presa personalmente in mano ed ha nominato commissario provinciale del partito il deputato Gianfranco Paglia, l’eroe del check point “Pasta”, amico suo carissimo e fedelissimo. E’ ovvio che Gianfranco Paglia sia rimasto contento di questa nomina, ma nello stesso tempo è anche cosciente di un grosso lavoro che lo attende sul territorio. Ma la medaglia d’oro non si scoraggia, lui è temprato nelle varie emergenze. Sa che deve adoperarsi molto per ricostruire un partito dalle fondamenta.
- Ora bisognerà, dopo i tanti abbandoni, ricominciare daccapo.
- “Indubbiamente, bisognerà ricostruire una base e forme di presenza attiva su tutto il territorio di Terra di Lavoro. Profonderò il mio massimo impegno per raggiungere questo obiettivo”.
- Bocchino aveva scelto Sagliocco e Fini ha scelto lei. Che significa?
- “Niente di particolare. Con Gianfranco c’è un rapporto splendido, a prescindere dal rapporto squisitamente politico. Poi penso che Gianfranco abbia voluto fare una nomina squisitamente politico-istituzioale”.
- Ma l’ha visto Sagliocco?
- “In verità non lo vedo, né riesco a sentirlo, benché gli abbia telefonato un’infinità di volte. Insomma, da tempo non più notizie di lui”.
- Quali i suoi primi passi?
- “Devo trovare una sede e poi avviare il tesseramento”.
- Ed il congresso provinciale quando lo celebrerete?
- “Molto probabilmente lo celebreremo a settembre. Voglio ricordare che alle recenti elezioni amministrative abbiamo avuto presenze consiliari a Capua dove eravamo alleati con il Pdl, e a Caserta con Luigi Cobianchi candidato con Luigi Falco”.
- Le recenti elezioni amministrative hanno sancito il fallimento del terzo polo. La cosa abnorme è che l’Udc prendeva più da sola che insieme a Fli ed Mpa.
- “Il 22 prossimo a Roma avrà luogo una grande convention del terzo polo“.
- Ma qual è la vostra linea politica?
- “Io personalmente ho due assolute certezze. Rimanere fedele a Gianfranco Fini e rimanere nel recinto del centrodestra. Sono assolutamente contrario ad alleanze con la sinistra: Resto un uomo ancorato ai valori della destra”.
- Ma è proprio impossibile una rappacificazione tra Fini e Berlusconi?
- “Se avvenisse sarei l’uomo più felice del mondo. In politica mai dire mai”.
Giovanni De Stasio
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