CORRIERE NAZIONALE - L’OPINIONE: «Missioni all’estero? Necessarie nonostante tutto»
«Missioni all’estero? Necessarie nonostante tutto»
La medaglia al valore Paglia: «Un impegno da mantenere anche se i rischi sono tanti»
Missioni militari all’estero sì o no? Mentre oggi e domenica la città di Napoli si prepara e festeggiare il “Giorno dell’unità nazionale” e la “Giornata delle Forze armate”, l’opinione pubblica si continua a domandare se, per i nostri militari, il “gioco valga veramente la candela”, soprattutto all’indomani dell’ennesimo attacco al contingente italiano in Afghanistan.
«L’impegno militare all’estero è necessario, ed è giusto che si continui a mantenerlo anche se i rischi li conosciamo tutti benissimo. Certo, cosa fondamentale è garantire che queste operazioni diano dei risultati effettivi». Ne è convinto Gianfranco Paglia, militare e politico,deputato di Futuro e Libertà e medaglia d’oro al valore militare. Nel 1993 da sottotenente paracadutista, Paglia è rimasto gravemente ferito nel corso di una missione in Somalia. Ma nonostante il trauma ha continuato a prestare servizio nell’Esercito. «Malgrado i legittimi dubbi, anche l’opinione pubblica ormai ha compreso l’importanza delle missioni all’estero. Servono nonostante tutto. E a volte il prezzo da pagare è davvero molto caro. Attacchi come quello di ieri in Afghanistan non devono lasciare spazio alle perplessità, il terrorismo non deve avere la meglio».
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