Interrogazione a risposta immediata in Commissione Difesa del 28 Marzo 2012: Paglia circa la soppressione della DIFESAN
Paglia: Sulle conseguenze derivanti dalla soppressione della Direzione generale della sanità militare (DIFESAN).
PRECEDENTI E SITUAZIONE
L'interrogazione verte sulla riorganizzazione della sanità militare, di cui al decreto ministeriale 22 giugno 2011, attuativo del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, recante "Modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare". La riorganizzazione non scaturisce dalla volontà di procedere ad una mera riduzione degli organismi, fine a se stessa, ma è stata ampiamente valutata e oggetto di un approfondito studio e si colloca nell’ambito del processo di riorganizzazione — che sta interessando, ormai da tempo, la Difesa - improntato ai criteri della riduzione, razionalizzazione e ottimizzazione degli assetti e dei processi organizzativi, in funzione delle peculiari esigenze di approntamento delle capacità operative delle Forze armate, necessarie per svolgere la primaria funzione della difesa dello Stato e di presenza nei contesti internazionali, così da adeguare l’organizzazione complessiva alle esigenze di un moderno strumento militare, oltre che alle risorse disponibili.
QUESITO
L’interrogante chiede di sapere:
- Quali urgenti iniziative intenda assumere onde conseguire un efficiente e razionale assetto organizzativo del servizio sanitario militare e se non ritenga opportuno ripristinare le funzionalità della disciolta DIFESAN, in attesa della completa e definitiva organizzazione della nuova struttura destinata alla sua sostituzione, al fine di assicurare livelli adeguati di correttezza e di efficienza amministrativa nel delicato settore della Sanità Militare.
RISPOSTA
Al riguardo si chiarisce che: le potenzialità del servizio sanitario militare non solo non sono state affievolite, ma, al contrario, ampliate e rese più efficacemente attuabili attraverso una maggiore razionalizzazione della distribuzione delle competenze, consentendo alla Difesa di continuare con professionalità tale delicato servizio sia in Patria che all'estero.
Allo scopo di salvaguardare le attribuzioni in materia di Sanità militare, con la conseguente, più razionale, riallocazione delle relative competenze, le pertinenze della soppressa Direzione generale sono state così ridistribuite:
competenze operative, addestrative e di formazione: nell'ambito dell'area tecnico operativa e delle strutture dipendenti dallo Stato maggiore della difesa - quale organo tecnico operativo interforze di vertice - anche ai fini dello svolgimento dei servizi della sanità militare negli scenari internazionali;
competenze amministrativo-gestionali: nell'ambito dell'area del Segretariato generale e delle direzioni generali e, in materia di approvvigionamento di materiali sanitari e farmaceutici, della Direzione generale di commissariato e dei servizi generali.
Le strutture e il personale sono stati, in linea con tale ridistribuzione, opportunamente riallocati.
Questa scelta organizzativa è stata supportata dal convincimento che la stessa, al di là delle obbligate riduzioni, ha consentito di affidare le specifiche attribuzioni, come appena illustrato, alle naturali aree di attività, ponendo fine ad incertezze sulle pertinenti competenze, oltre che a forme di commistione non sempre proficue;
Con il recente decreto ministeriale 22 giugno 2011 sono stati puntualmente risolti gli aspetti connessi con la giusta attribuzione della competenza nell'assolvimento dei compiti tecnico-amministrativi e gestionali derivanti dalla soppressa DIFESAN (rimborsi delle spese di degenza, di cura di militari all'estero, per concessione di protesi al personale militare ferito o infermo per causa di servizio).
L'individuazione di un referente unico ha favorito e favorirà l'elaborazione di soluzioni unitarie, adeguate e condivise, con evidenti vantaggi in fase esecutiva, piuttosto che una parcellizzazione degli stessi settori.
Il patrimonio di esperienze e di competenze resta confermato e ampliato, considerato che parte del personale militare e civile, attualmente in servizio presso la soppressa Direzione generale della Sanità militare, viene acquisito nella disponibilità dell'elemento di organizzazione che ha iniziato a sviluppare le richiamate competenze.
Nell'ambito della revisione dello strumento militare, il Ministro ha dato precise disposizioni affinché la Sanità Militare venga ulteriormente riorganizzata in senso interforze attraverso un Ispettorato Sanitario di vertice interforze unico, l'Ispettorato della Sanità Militare, alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa.