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Intervento alla Camera 15/02/2011
Di amministratore (del 16/02/2011 @ 10:43:23, in Interventi, linkato 1543 volte)
Intervento alla Camera sulla richiesta di rientro dei nostri soldati dall'Afghanistan, presentata da IDVPRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà. GIANFRANCO PAGLIA. Signor Presidente, sinceramente sono un po' in imbarazzo a parlare oggi di Afghanistan perché veramente credo di non aver capito nulla. Come è possibile che in una situazione in cui un Governo dovrebbe dimostrarsi unito, maggioranza e opposizioni unite su un tema così importante, si possa presentare una mozione dove si chiede il ritiro immediato dei nostri soldati? Si potrebbe parlare per ore dell'Afghanistan e di cosa stanno facendo lì i nostri soldati. Stanno garantendo la governabilità (adesso ci sono un Parlamento e un Governo), la sicurezza (ci sono tante zone dell'Afghanistan dove oggi è possibile riuscire ad avere una vita normale), la ricostruzione (già dal 2006 ci sono circa 140 progetti fatti dal nostro contingente, per non parlare poi degli aiuti umanitari e delle missioni sanitarie che vengono svolte giorno per giorno in tutta la zona afgana). Quindi, voglio vedere positivo e pensare che l'Italia dei Valori abbia presentato questa mozione pensando di fare del bene e che i nostri soldati vogliano tornare a casa. Tuttavia, voglio far capire loro che questo è un segno di grande debolezza. L'ho già detto in quest'Aula: la storia ci insegna che scappare da queste missioni è controproducente. A Mogadiscio in Somalia abbiamo fatto esattamente la stessa cosa: dopo due anni e mezzo di missione l'abbiamo abbandonata. Cento morti e oggi è la più grossa base terroristica del mondo. Nella ex Jugoslavia siamo presenti dal 1995 e oggi è possibile andare lì a fare il turista. In Kosovo siamo dal 1999 e oggi è possibile andare lì a fare i turisti. In Libano siamo dal 2007 e oggi è possibile fare i turisti. L'Iraq è stato, invece, abbandonato e sinceramente non consiglio a nessuno di voi di andare a Baghdad perché è poco «igienico». Quindi, inviterei tutti ad una riflessione: se pensate che le nostre Forze armate vogliano tornare a casa, vi sbagliate per un semplice motivo: perché aver perso 36 uomini non avrebbe più senso. Quindi, a questo punto è inutile stare qui a piangere i nostri soldati, ma bisogna continuare con questa missione. Le missioni umanitarie sono un po' come le guerre: si sa quando iniziano, ma non quando finiscono. Quindi, ci dobbiamo dimostrare uniti. È per questo motivo che Futuro e Libertà per l'Italia voterà convintamente contro la mozione dell'Italia dei Valori (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia, Popolo della Libertà e Unione di Centro). Caro Paglia,
hai detto bene, però il problema è se l'Italia ha la forza economica e morale, per restare nel consesso delle grandi nazioni che esportano principi liberali di democrazia, libertà e legalità, oppure vuole ripiegare su valori meno nobili di opportunismo,cercando di godere di quel poco che rimane nella decadenza generalizzata in cui siamo immersi. Il confronto è sotto gli occhi di tutti i nostri militari, le loro notti spesso di freddo, fango, e paura e le notti del loro Presidente del Consiglio. Spero che i nostri militari non siano troppo presi in giro dai militari afgani sul comportamento inqualificabile dei nostri politici. Fornari Ivo
Di
Fornari Ivo
(inviato il 16/02/2011 @ 15:24:10)
Mia associo a quanto scritto nel commento di Ivo Fornari: spero che i nostri militari non perdano la loro motivazione guardando al comportamento inqualificabile dei nostri politici. Penso che, avendo ormai toccato il fondo, sia giunta l'ora di reagire per riconquistare la nostra dignità. Per rispetto verso i familiari dei caduti, diciamo no a chi vuole vanificare il sacrificio dei nostri eroi e diciamo no anche a chi offende la nostra Patria dichiarando di essere a lutto a motivo della festa nazionale per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Di
Pasquale Esposito
(inviato il 18/02/2011 @ 20:26:08)
il mio commento sarà breve poche, semplici, ma sentite parole: andarsene dall'afghanistan è un insulto hai colleghi che ci hanno rimesso la vita!!! ritirare le truppe significherebbe che tutto il lavoro fatto dai nostri soldati, tra cui le vittime, sia stato solo tempo perso... e il popolo afghano sa benissimo che tutto questo non è vero ma lo sanno soprattutto anche i signori dell'IDV! cosa pensano che riirando le truppe avranno più consenso popolare?? bè da persone come me... nn lo avranno MAI!
Di
Andrea
(inviato il 19/02/2011 @ 11:57:10)
Caro Paglia......mi spieghi perchè una persona come lei continua a stare nel FLI.
Capisco l'amicizia con Fini, ma ora il nostro sta veramente esagerando e rischia di portare il paese allo sfascio e in mano a una magistratura che non rispetta più la politica. La prego onorevole......lasci il FLI
Di
Francesco Duca
(inviato il 23/02/2011 @ 01:21:54)
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